“Infarinare il petto d’anatra e adagiarlo dalla parte della pelle nell’olio caldo, dorare per 10 minuti e sfumare con il brandy; aggiungere noce moscata, scorzette di arancia e un po’ di brodo. Cuocere per circa un’ora. Spremere le arance, unire il succo all’anatra insieme con altre scorzette e far restringere la salsa. Tagliare il petto, disporlo sul piatto, nappare con la salsa agli agrumi, addizionata di 200-300 mg di cianuro di sodio o di 50 mg di’acido cianidrico e servire con delle fettine d’arancia come decorazione”.
Prof. Fossati – Buonasera. Siamo al terzo mese del nostro corso di criminologia e stasera affronterete il vostro primo test. Abbiamo parlato di metodo d’indagine, di moventi, di indizi e di prove. Come sapete, svolgo il ruolo di consulente per la polizia, in qualità di esperto in psicologia criminale, e, nel corso degli anni, ho collaborato con gli inquirenti nelle indagini di diversi casi di omicidio. Quello di cui parleremo stasera è il delitto avvenuto cinque anni fa qui a Torino, in un appartamento di via Servais adibito a scuola di cucina. Forse lo ricorderete come “il caso dell’anatra al cianuro”, ne avrete sentito parlare alla televisione o ne avrete letto sui giornali. Innanzi tutto, giornali e televisione sanno ben poco dell’indagine vera e propria, molto inventano e molto esagerano per creare audience e vendere copie, perciò dimenticate ciò che avete letto e sentito, e chi ricorda il nome dell’assassino lo tenga per sé. Io vi farò un riassunto degli avvenimenti e vi elencherò gli elementi che avevamo a disposizione e, in base a questi, voi dovrete riferirmi le vostre conclusioni e congetture, e motivarle.
La vittima era un uomo di quarantacinque anni, bancario, morto a seguito di ingestione di cibo avvelenato con cianuro di potassio. Nell’appartamento, compreso lui, erano presenti otto persone, e soltanto una di loro poteva avergli somministrato il veleno. Trovate elencati le caratteristiche di ogni sospetto e dei nomi fittizi per identificarli: Marco, la vittima, la titolare Giuditta, la figlia della titolare Giovanna, l’amica della figlia Sabrina e sua madre Carlotta, il disoccupato Simone, la vicina di casa Clotilde e l’amica della titolare Claudia. Che cosa occorre fare, come prima cosa?
Alunno – Farei eseguire i rilievi sulla scena del delitto.
Alunna – Controllerei i precedenti di tutti i presenti e indagherei su eventuali moventi.